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La famiglia Giovenzana conta tre generazioni di esperienza nell’ambito del commercio. Antonio capostipite della famiglia, ha dedicato gran parte degli anni della sua vita al commercio di equini e bovini, partecipando alle maggiori fiere del Nord Italia. Da un piccolo paese nel cuore della Brianza "Galgiana" in provincia di Lecco, con la moglie si trasferisce nel 1958 a Seregno aprendo un negozio di macelleria equina. La sede viene trasferita nel 1980 in via Vignoli dove i figli Gaetano e Adriano proseguono l’attività ampliandone la vendita con altri generi alimentari (carne bovina, suina salumi e formaggi). Negli ultimi anni si è affermata sempre più la conduzione familiare con l’apporto collaborativo delle nipoti e del cognato.

Carne bovina, equina, suina

La macelleria si è sempre contraddistinta per la cura nella scelta del bestiame e per la macellazione propria
di capi bovini piemontesi, vitelli nostrani ed equini.

Tratto dal libro del Circolo Culturale SEREGN DE LA MEMORIA di Vittorio Sironi "SEREGNO A TAVOLA" (Vittorio A. Sironi, medico, storico, e antropologo, insegna Storia della medicina e della sanità nell’Università Bicocca di Milano ed è coordinatore della sezione di Storia della neurochirurgia nell’ambito della Società Italiana di Neurochirurgia).

Bovino
...Gli fa eco Gaetano Giovenzana , che gestisce una macelleria equina e bovina ai vignoli. "Mio padre – racconta -, che era commerciante di bestiame, nel 1958, quando il commercio degli animali incominciava a esaurirsi, ha deciso di acquistare una licenza del Marin(Giuseppe Mariani, il titolare di uno delle due macellerie equine di Seregno;l’altro era il Fuin) per la vendita della carne equina qui a Seregno. Cosi’ abbiamo cominciato. Io che avevo allora 14 anni ho iniziato ad aiutarlo ho imparato da lui il mestiere. Noi macellavamo già in casa, ma in quel periodo la carne di cavallo era molto più usata di adesso: perche’ costava meno di quella di manzo e poi perche’era ritenuta più salutare di quella bovina, soprattutto per i bambini,per i convalescenti e per gli anziani, che avevano bisogno di ferro e di energia, per crescere o per tornare in forza.
Facevano carne per bistecche,brasati e bolliti. Con la carne dei cavalli vecchi si facevano i "cacciatori di cavallo”molto apprezzati, e con la carne di asino le bresaole e i tagli per lo stufato. Era molto ricercata anche la carne trita di cavallo, che si mangiava cruda in insalata, con olio, limone e qualche fettina sottile di cipolla “.Un abitudine meno frequente oggi, ma non completamente abbandonata. "Nel 1978 – Prosegue Gaetano Giovenzana – ha acquistato anche la licenza per la polleria e la salumeria e nel 1982 ho completato il negozio con la licenza per la carne bovina. I gusti della gente sono cambiati in questi ultimi vent’anni. Polpette e hamburger sono oggi molto richiesti, mentre sino ad una quindicina d’anni fa non erano affatto utilizzati.
Costate da fare ai ferri, roastbeef e tagli per il bollito sono i tagli di carne bovina che vanno per la maggiore.
Bovino
Bovino

Anche il carpaccio, fettine sottili di carne di manzo affettata a macchina, da mangiare freddo condito con un filo d’olio ricoperto di sceglie di parmigiano e trito di rucola, è oggi un piatto molto apprezzato e richiesto. Anche le costine di maiale per il barbecue hanno mercato praticamente tutto l’anno, mentre sono più stagionali le richieste degli ingredienti per la cazzola(costine, cotenna,testina e coda, salamini) e per il paciaro’, il maialino da latte che si mangia arrosto con gli amici in novembre. A Natale molte le richieste per il classico cappone, ma anche per l’anatra e l’oca, mentre a Pasqua il capretto e l’agnello restano ancora o più richiesti. Infine anche la lonza di maiale resta una carne ampliamente consumata, anche perche’ oggi la carne di maiale – per i diversi metodi di allevamento – è molto meno grassa di un tempo".