La famiglia Giovenzana conta tre generazioni di esperienza nell’ambito del commercio. Antonio capostipite della famiglia, ha dedicato gran parte degli anni della sua vita al commercio di equini e bovini, partecipando alle maggiori fiere del Nord Italia. Da un piccolo paese nel cuore della Brianza "Galgiana" in provincia di Lecco, con la moglie si trasferisce nel 1958 a Seregno aprendo un negozio di macelleria equina. La sede viene trasferita nel 1980 in via Vignoli dove i figli Gaetano e Adriano proseguono l’attività ampliandone la vendita con altri generi alimentari (carne bovina, suina salumi e formaggi). Negli ultimi anni si è affermata sempre più la conduzione familiare con l’apporto collaborativo delle nipoti e del cognato.

La macelleria si è sempre contraddistinta per la cura nella scelta del bestiame e per la macellazione propria
di capi bovini piemontesi, vitelli nostrani ed equini.
Tratto dal libro del Circolo Culturale SEREGN DE LA MEMORIA di Vittorio Sironi "SEREGNO A TAVOLA" (Vittorio A. Sironi, medico, storico, e antropologo, insegna Storia della medicina e della sanità nell’Università Bicocca di Milano ed è coordinatore della sezione di Storia della neurochirurgia nell’ambito della Società Italiana di Neurochirurgia).

Costate da fare ai ferri, roastbeef e tagli per il bollito sono i tagli di carne bovina che vanno per la maggiore.


Anche il carpaccio, fettine sottili di carne di manzo affettata a macchina, da mangiare freddo condito con un filo d’olio ricoperto di sceglie di parmigiano e trito di rucola, è oggi un piatto molto apprezzato e richiesto. Anche le costine di maiale per il barbecue hanno mercato praticamente tutto l’anno, mentre sono più stagionali le richieste degli ingredienti per la cazzola(costine, cotenna,testina e coda, salamini) e per il paciaro’, il maialino da latte che si mangia arrosto con gli amici in novembre. A Natale molte le richieste per il classico cappone, ma anche per l’anatra e l’oca, mentre a Pasqua il capretto e l’agnello restano ancora o più richiesti. Infine anche la lonza di maiale resta una carne ampliamente consumata, anche perche’ oggi la carne di maiale – per i diversi metodi di allevamento – è molto meno grassa di un tempo".